sabato 1 gennaio 2011

Buenos Aires, la città più rumorosa dell'America Latina

Buenos Aires, capitale dell'Argentina, è la città più rumorosa dell'America Latina, come afferma lo studio effettuato dall'Agenzia per la Protezione Ambientale del governo argentino, studio che conferma delle analisi effettuate anteriormente dall'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, che aveva posto Buenos Aires al quarto posto, a livello mondiale, per inquinamento acustico, alle spalle di New York e delle due città giapponesi, Tokyo e Nagasaki.

Nonostante il governo abbia già cercato di adottare misure per combattere il rumore, la situazione a Buenos Aires non sembra migliorare per nulla e le ragioni di questo 'insuccesso' sono diverse. Innanzitutto quasi un terzo dei 40 milioni di abitanti dell'Argentina vive nella capitale o nei suoi sobborghi e questo equivale a moltissime persone in uno spazio relativamente piccolo.
La crescita economica ha portato anche all'aumento di automobili per le strade sempre congestionate di Buenos Aires e dove sono molti i cantieri edili in attività. L'estesa rete di autobus cittadini è scarsamente regolata e i mezzi non sempre in ottime condizioni e quindi molto rumorosi e con freni più stridenti che funzionanti... Il traffico è sempre disordinato e i clacson suonano in continuazione. Per la maggior parte dell'anno, Buenos Aires presenta un clima caldo e umido, per cui le finestre sono sempre aperte e i condizionatori, per nulla silenziosi, funzionano senza tregua.

La capitale argentina oltre ad essere molto attiva lavorativamente di giorno, lo è anche dal punto di vista turistico e spettacolare durante la notte, specie a ritmo di tango.
Secondo i dati raccolti dall'OMS, il livello di inquinamento acustico non dovrebbero superare i 55 decibel durante il giorno e i 45 durante la notte, mentre a Buenos Aires i valori sono sempre sui 70/80 decibel. Una situazione che provoca fastidio nella maggioranza dei casi, ma spesso anche stress e malattie conseguenti.

Un panorama non proprio esaltante, tanto che fino al momento nel quale non miglioreranno queste condizioni, qualcuno ironicamente suggerisce a chi voglia venire a vivere e passeggiare per Buenos Aires, di munirsi di tappi per le orecchie e di parlare un pochino più forte del normale.

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