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Gli Indiani amazzonici hanno rilasciato diverse dichiarazioni disperate in cui chiedono ai propri governi di porre fine alle attività minerarie che distruggono le loro terre e minacciano le loro vite.
Il Coordinamento delle organizzazioni indigene dell’Amazzonia venezuelana – ha espresso “estrema preoccupazione per la crescita dell’attività estrattiva illegale” e ha chiesto al governo venezuelano di rivedere la sua politica mineraria che, secondo gli indigeni, è in “chiara contraddizione con l’obiettivo [del Venezuela] di salvare il pianeta e l’umanità” stabilito nel Plan de la Pátria (Piano del paese per il 2013-2019).
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In marzo il governo venezuelano ha istituito una Commissione Presidenziale per promuovere l’attività mineraria nella regione, ma non ha consultato in merito i popoli indigeni, che denunciano che le attività arrecheranno alla foresta un “grave danno ambientale”.
Gli Indiani chiedono la sospensione dell’attività estrattiva nella regione meridionale dell’Orinoco e il riconoscimento immediato dei loro diritti territoriali, garantiti dalla costituzione. Di recente, l’organizzazione indigena Kuyujani ha dichiarato che “si tratta… di esercitare l’autonomia e il diritto all’autodeterminazione.”
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I fiumi degli Yanomami e degli Yekuana sono inquinati dal mercurio proveniente dalle miniere, che contamina l’acqua potabile e il pesce; e molte comunità sono state devastate da malattie e prostituzione introdotte dai minatori. Secondo una ricerca condotta da alcuni scienziati venezuelani nel 2013, il 92% delle donne indigene della regione presenta livelli di contaminazione da mercurio che superano il limite stabilito a livello internazionale.
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Gli Yanomami incontattati, tra i popoli più vulnerabili del pianeta, rischiano di perdere tutto. Il contatto con i minatori potrebbe spazzarli via. Le organizzazioni indigene di Venezuela, Brasile e Guyana si erano incontrate in maggio per discutere della preoccupante tendenza dei loro attuali governi a incoraggiare la costruzione di dighe idroelettriche nella regione di confine, nota come Massiccio della Guiana.
In quell’occasione gli Indiani avevano invitato alla mobilitazione contro le attività minerarie e le dighe in Amazzonia, e avevano chiesto ai tre governi di difendere e rispettare la legge internazionale sui diritti dei popoli indigeni.
fonte survival.it
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