Mentre Dilma Rousseff, presidente del Brasile, con tanto di casco dorato, fa visita allo stadio Itaquerao, stadio di San Paolo che ospiterà la partita inaugurale del Mondiale di calcio, stadio che ancora non è del tutto completato, da un'altra parte del Brasile, si conta l'ottavo morto per i lavori di preparazione a questo evento.
Mohamed Ali Maciel Afonso, 32 años, operaio che stava lavorando nello stadio Arena Pantanal, nella città brasiliana di Cuiabáche, è morto dopo aver ricevuto una forte scarica elettrica.
Maciel era impiegato presso l'azienda Etel, che fa parte del consorzio che si occupa del settore di telecomunicazione dell'impianto che il 13 giugno prossimo ospiterà la gara tra Cile e Australia, oltre ad altre tre partite. Subito dopo l'incidente mortale, una squadra di periti della Polizia Civile, ha effettuato rilievi per analizzare la possibile causa dell'incidente stesso.
Come già accaduto per altri incidenti che hanno portato alla morte degli operai coinvolti, anche in questo caso, i lavori all'interno dello stadio sono stati sospesi. Le autorità locali sperano che l'Arena Pantanal possa essere inaugurata ufficialmente entro il 20 o 21 di questo mese.
I fortissimi ritardi nelle opere per il Mundial, in particolare proprio negli stadi, ha provocato un deterioramento delle condizioni lavorative degli operai, costretti a delle vere e proprie maratone per concludere in tempo la costruzione o la ristrutturazione degli impianti.
La morte del giovane Maciel si somma alle altre sette verificatesi durante questi lavori 'mundialistas' in Brasile: tre operai sono morti durante i lavori all'Arena Corinthians, a San Pablo; tre all'Arena Amazonia, a Manaos, e uno nello stadio Mané Garrincha, a Brasilia.
Dopo l'ultimo incidente, prima di quello di Cuiabáche, il Sindacato dei lavoratori ha proclamato uno sciopero per denunciare anche le condizioni di scarsissima sicurezza nelle quali sono costretti a lavorare gli operai. Ora, per quest'ultimo incidente mortale, non si sa se un altro sciopero sarà indetto.
Dilma Rousseff saluta gli operai in uno degli stadi Mundial |
Il Brasile sta vivendo una vera e propria corsa contro il tempo per portare a termine i lavori che la Fifa ha richiesto per questo Mondiale. Il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, ha detto in questi ultimi giorni di preparativi alla Coppa del Mondo, si sta vivendo come "in un inferno".
Oltre alla sfida sulle opere, il governo di Dilma Rousseff deve confrontarsi con l'opposizione di diversi settori che protestano contro le spese esorbitanti che sono state fatte per questo evento sportivo. Un banco di prova molto delicato per il partito della Rousseff, chiamata a rispondere ai suoi elettori visto che ad ottobre, in Brasile, ci saranno le elezioni presidenziali.
fonte infobae.com
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