martedì 3 dicembre 2013

Assassinato leader Guarani, protagonista de “La terra degli uomini rossi”

Ambrosio Vilhalva
© Survival
Ambrósio Vilhalva, leader Guarani e star del film “Birdwatchers – La terra degli uomini rossi”, è stato ucciso sabato notte. Da decenni lottava per garantire al suo popolo il diritto di vivere nella terra ancestrale.

Sembra che sia stato accoltellato all’ingresso della sua comunità, nota come Guyra Roká, nello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul. È stato trovato morto nella sua capanna, con ferite multiple da accoltellamento. Nei mesi scorsi aveva ricevuto diverse minacce.



Una scena da "Birdwatchers"
© Marie Hippenmeyer
Ambrósio aveva recitato il ruolo di protagonista nel pluripremiato film Birdwatchers – La terra degli uomini rossi di Marco Bechis, in cui si racconta la lotta disperata dei Guarani per la terra. Aveva viaggiato in diversi paesi del mondo per raccontare la difficile situazione del suo popolo e spingere il governo brasiliano a proteggere la sua terra così come imposto dalla legge. “Ecco cosa vorrei più di ogni altra cosa: terra e giustizia… Vivremo nella nostra terra ancestrale; non ci arrenderemo mai”, aveva detto.

I Guarani di Guyra Roká furono sfrattati dalla loro terra alcuni decenni fa, per mano degli allevatori. Per anni hanno vissuto senza niente, sul ciglio di una strada. Nel 2007 hanno rioccupato una parte della terra ancestrale, e ora vivono in un piccolo lembo di quello che prima era il loro territorio. La maggior parte della loro terra è stata spianata per far spazio a enormi piantagioni di canna da zucchero. Tra i principali proprietari terrieri coinvolti c’è anche il potente politico locale José Teixeira. Oggi, ai Guarani non è rimasto quasi niente.

La polizia sul luogo del delitto
© Osvaldo Duarte
Ambrósio si era schierato con forza contro le piantagioni di canna da zucchero che occupano la terra della sua comunità e contro Raízen, una joint venture tra la Shell e Cosan che utilizzava la canna da zucchero per produrre biocarburanti. La campagna che la sua comunità aveva condotto insieme a Survival International aveva costretto la Raízen a rinunciare ad approvvigionarsi della canna da zucchero coltivata nelle terre guarani.

“Ambrósio ha combattuto con forza contro le piantagioni di canna da zucchero” ha detto un portavoce Guarani a Survival. “Era uno dei nostri leader più importanti, sempre in prima linea nella nostra lotta. Per questo era minacciato. Era una figura davvero molto importante per la campagna dei Guarani per la loro terra, ma ora l’abbiamo perso.

Claudio Santamaria con due Guarani
protagonisti del film
© Survival
“Sono costernato” ha commentato l’attore Claudio Santamaria, che ha recitato al suo fianco nel film Birdwatchers ed era legato ad Ambrosio da profondo affetto. “Il tempo che ho trascorso con lui mi ha fatto capire quanto sia forte il legame che i Guarani mantengono con la loro terra – e con quanta dolorosa determinazione continueranno a combattere per riaverla. Ho scolpita nella mente l’immagine delle distese infinite di canna da zucchero e soia che oggi ricoprono il Mato Grosso do Sul: un tempo erano tutte foreste guarani. Ambrosio lottava per recuperare solo un piccolissimo pezzo della terra del suo popolo, ma gli è stato negato anche questo sogno.”

La polizia sta indagando sull’omicidio e sembra che siano stati fermati due sospetti, di cui non si conosce ancora l’identità.

Ambrosio Vilhalva al
Festival di Venezia nel 2008
© Fiona Watson/Survival
I Guarani soffrono uno dei tassi di omicidio più alti del mondo e il furto di terra è alla radice di tutte le violenze” ha detto Stephen Corry, Direttore generale di Survival International, che aveva collaborato con Marco Bechis alla realizzazione del film. “Nonostante questo, il processo di demarcazione della terra è in una fase di stallo – le autorità stanno facendo troppo poco per contrastare gli allevatori che hanno occupato il territorio ancestrale della tribù. Quanti altri omicidi terribili dovranno subire i Guarani prima che la loro terra sia mappata e protetta?”

fonte survival.it

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