Il mese scorso, gli Yanomami del Brasile e del Venezuela si sono incontrati per discutere dei diritti indigeni e delle politiche nazionali. All’incontro, che si è svolto in Venezuela, hanno partecipato anche funzionari governativi di entrambi i paesi, organizzazioni indigene e ONG che lavorano con il popolo.
Si è parlato della questione sanitaria e dell’impatto dell’attività di estrazione dell’oro. In entrambi i paesi, molti Yanomami, infatti, continuano a soffrire enormemente per l’impatto dei cercatori d’oro sul loro territorio. Anche le Nazioni Unite hanno espresso la propria preoccupazione per l’impunità dei minatori illegali che commettono atti di aggressione e violenza contro gli Yanomami.
“La situazione sul confine tra Brasile e Venezuela è molto seria” hanno dichiarato gli Yanomami in una lettera aperta. “Sono stati allestiti numerosi accampamenti per l’attività mineraria, che producono violenza, epidemie, la distruzione delle nostre terre e la contaminazione dei fiumi… Non possiamo godere di buona salute se il nostro territorio non è protetto.”
“È inoltre importante capire che per proteggere la salute e le nostre terre sono necessarie azioni congiunte da parte di entrambi i governi, che includano anche la partecipazione indigena.” Gli Indiani chiedono che il territorio yanomami del Venezuela sia demarcato e pienamente riconosciuto secondo quanto stabilito dalla costituzione venezuelana, che garantisce il diritto collettivo alla terra dei popoli indigeni.
La lettera esprime grande preoccupazione per l’intenzione di entrambi i governi di aprire la terra yanomami, e quella di altre tribù, allo sfruttamento minerario su larga scala. “Vogliamo essere consultati su questi progetti, ai quali ci opponiamo perché minacciano le nostre vite.”
I partecipanti all’incontro hanno ricordato il massacro di 16 Yanomami per mano di un gruppo di cercatori d’oro avvenuto a Haximu venti anni fa. Secondo i rappresentanti delle organizzazioni yanomami Horonami e Hutukara, simili eccidi potrebbero accadere di nuovo se entrambi i governi non metteranno in atto misure adeguate per fermare l’invasione dei cercatori d’oro.
Hanno inoltre rivolto un appello al Venezuela perché conduca un’indagine “esaustiva” per individuare e consegnare alla giustizia i responsabili dei crimini violenti contro gli Yanomami e gli Yukpa del Venezuela occidentale.
Nel rapporto presentato dalle Nazioni Unite si descrivono le violenze contro gli Yukpa per mano dei latifondisti come una conseguenza della mancata demarcazione del territorio della tribù da parte del governo. L'Onu chiede alle autorità ad accelerare il processo di demarcazione.
fonte survival.it
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