mercoledì 15 febbraio 2012

Nel 2011 la guerra ai narcos messicani ha provocato una vittima ogni mezz'ora

Un dato impressionante quello rivelato dall'ufficio della Procura Generale di Città del Messico sugli omicidi legati alla guerra al narcotraffico in atto in Messico e che, lo scorso anno, pare abbia generato una media di 48 morti al giorno ovvero un omicidio ogni mezz'ora.

La città più violenta è la tristemente famosa Ciudad Juárez e da quando Felipe Calderón ha assunto il ruolo di presidente dello stato messicano e lanciato la guerra al narcotraffico, le persone assassinate sono 47.512. I combattimenti tra bande hanno così generato il dato 'estremo' di una persona uccisa ogni 30 minuti.

Il 2011 ha visto un'escalation di vittime: nei primi nove mesi le vittime sono aumentate dell'11% rispetto al 2010. Dei 12.903 omicidi nel 2011, 10.200 sono opera dei sicari delle varie bande; 1.652 sono delinquenti uccisi dall'Esercito e dalle forze di polizia; 740 sono persone appartenenti alle istituzioni governative.

Il 70% degli omicidi si sono concentrati in 8 stati: Chihuahua, Coahuila, Durango, Nuevo León, Sinaloa, Tamaulipas, Veracruz e Estado de México. Ciudad Juárez si distingue negativamente come il municipio con più assassinati: 1.206 in nove mesi.

infobae.com

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