E' recentemente uscito, anche in lingua spagnola, il libro "El Falsificador", la biografia di Adolfo Kaminsky, un argentino residente in Francia che aiutò a scappare dalla furia nazista, durante la Seconda Guerra Mondiale, quasi tre mila ebrei fornendo loro documenti falsi.
La biografia che ha il classico stile del racconto di spionaggio, è stata scritta dalla figlia, Sidi M'hamed, nata in Algeria nel 1979 e residente in Francia. Lo stesso Kaminsky ha scritto l'introduzione del libro, nel quale viene riportata una versione sintetica della sua infanzia a Buenos Aires, dove è nato nel 1925. La famiglia di Kaminsky si trasferì in Francia, quando lui aveva cinque e, in seguito, la sua abilità di falsario fu posta al servizio della resistenza durante l'occupazione nazista.
Attraverso la resistenza, Kaminsky aiutò circa tremila ebrei che fuggirono dalla Francia con passaporti belga, francesi e tedeschi, abilmenti falsificati dalle mani dell'argentino. Nel libro si racconta anche come Kaminsky abbia aiutato il servizio segreto francese in esilio, fornendo passaporti falsi ai soldati liberati dagli alleati dietro le linee nemiche.
Figlio di madre russa e padre ebreo, Kaminsky viene descritto come un uomo che ha sempre lottato contro l'oppressione e per questo ha collaborato con il FLN algerino durante la guerra d'Algeria e con l'opposizione guatemalteca alla dittatura del generale Castillo Armas. Pare che Kaminsky, fino al 1971, abbia creato documenti falsi a combattenti di quindici diversi paesi e che lasciò i servizi segreti francesi per non partecipare alla guerra coloniale in Indocina.
L'idea del libro è nata quando sua figlia, incuriosita dalla precedente professione del padre, che lei pensava considerava militare o insegnante, ma in possesso di documenti di identità con quattro o cinque nomi diversi, ha cominciato a interrogarlo sul suo passato.
fonte Ansa
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