mercoledì 4 giugno 2014

L'Istituto europeo di design apre una seconda sede in Brasile

Dopo quella di San Paolo, nei giorni scorsi, l'Istituto europeo di design (Ied) ha aperto una seconda sede in Brasile, a Rio de Janeiro. Una conferma che le aziende italiane stanno scegliendo di essere sempre più presenti in America Latina.

L'occasione dell'apertura ufficiale di questa seconda sede dello Ied, ha coinciso anche con l'inaugurazione della “Collezione Sartirana”, realizzata anche con il contributo dell’Istituto italiano di cultura. Si tratta di 150 pezzi esposti nei due piani della struttura, in maggioranza oggetti di arredamento, che illustrano l'evoluzione del design a partire dagli anni '60. La mostra resterà esposta fino a fine giugno.


Marta Suplicy, ministro della Cultura
del Brasile
L'apertura della sede di Rio de Janeiro dello Ied, ha visto la presenza del ministro brasiliano della Cultura, Marta Suplicy; la moglie del governatore dello stato di Rio, Maria Lu'cia Horta Jardim; il direttore del Patrimonio Storico di Rio, Washington Fajardo; il presidente dello Ied, Francesco Morelli; il console generale a Rio de Janeiro, Maria Panaro; il direttore dell’Istituto italiano di cultura (Iic), Andrea Baldi, ed esponenti del settore accademico, culturale e della società civile brasiliana e italiana. 

Il console Panaro, nel suo intervento, ha sottolineato l'importanza dell'evento a coronamento di un lungo e tenace lavoro per garantire l'operatività dello Ied e valorizzare in pieno il rilevante investimento di risorse finanziarie e professionali, come pure il merito di aver recuperato un edificio storico nel rispetto della tradizione architettonica e del perseguimento di un rilevante obiettivo di formazione a livello post-universitario.

Il ministro Suplicy, ha invece annunciato l'intenzione di sottoscrivere a breve un accordo con la sede centrale dell'Istituto. Obiettivo: favorire un maggiore interscambio tra i due Paesi nel settore del design. Inoltre, ha comunicato l’ intenzione di promuovere un programma a livello federale dal titolo “Culturas sem fronteiras” su Scienza e Tecnologia, nel quale l'Italia occupa un posto di rilievo. A questo proposito ha citato il risultato dei suoi recenti incontri a Milano, Bologna e Roma per porre le basi per future iniziative con Università e Centri di formazione italiani. 

fonte ilvelino.it

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