giovedì 29 maggio 2014

Papa Francesco ai familiari dei desaparecidos: "Que siguen adelante"

Nel corso dell'udienza di mercoledì 28 maggio, Papa Francesco, appena rientrato dal viaggio in Terra Santa, si è intrattenuto con una delegazione di familiari di desaparecidos di Argentina, Cile e Uruguay. "Que siguen adelante", "Andate avanti", ha detto il Pontefice a queste persone che gli chiedevano di aiutarli a ritrovare i corpi dei loro cari.

Tra le persone presenti a San Pietro, Maria Paz Venturelli, figlia di Omar, sacerdote italo-cileno "desaparecido" e Cecilia Romero, nipote di monsignor Oscar Romero, martire di El Salvador. Insieme a loro anche  suor Geneviève Janningros, nipote della suora "desaparecida" in Argentina, Léonie Duquet, la cilena Margarita Maino, sorella del "desaparecido" Juan, Jeremias Levinao, un mapuche sopravvissuto a due anni di torture, le uruguaiane Mena Narducci e Anna Milazzo, sequestrate e torturate nel loro paese.

Papa Francesco si è intrattenuto a lungo con loro, trovando parole di affetto e conforto per tutti, ma soprattutto assicurando il suo aiuto in questa ricerca che dura ormai da moltissimi anni.  Maria Paz Venturelli ha consegnato al Papa alcuni documenti sulla Chiesa di Temuco. "La Chiesa sa dove è sepolto mio padre, Santo Padre mi aiuti a ritrovarne i resti", ha detto la figlia del sacerdote per il quale è stato celebrato un processo in Corte di Assise a Roma.

Ogni familiare ha voluto lasciare qualcosa al Santo Padre: Margarita Maino, che portava appuntata sul petto la foto del giovane fratello, gli ha dato un filmato, Anna Milazzo un libro in cui si raccontano gli orrori della dittatura in Uruguay. 

fonte Aise

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