venerdì 21 giugno 2013

Isla Negra non è la stessa senza Neruda

Nonostante si susseguano le viste alla casa museo di Isla Negra, dove c'è la tomba di Pablo Neruda, ora i giorni non sono come prima, almeno da quando la salma del poeta cileno, premio Nobel per la Letteratura nel 1971, è stata esumata e portata negli Stati Uniti per stabilire le cause della morte avvenuta dodici giorni dopo il golpe militare del settembre 1973. 

Il poeta è morto veramente a causa del cancro alla prostata dal quale era stato colpito, aggravatosi anche per il dolore per la tragica fine del governo dell'amico Salvador Allende oppure la morte è stata provocata da altri fatti o altre persone? Questo è il dubbio che c'è sulla fine del poeta anche in seguito alle dichiarazioni fatte dal suo autista, Manuel Araya, che gli fu accanto negli ultimi giorni della sua vita.


La casa di Neruda
a Isla Negra
Le guide che accompagnano i turisti in visita alla casa museo di Isla Negra, che si trova a 80 chilometri da Santiago del Cile, dicono, come riporta il quotidiano "La Tercera", che non sono stati giorni facili quelli dopo l'esumazione del corpo di Neruda, che è in questo luogo fin dal 1992. Nelle visite guidate devono avvisare i turisti che nella tomba ci sono solo i resti della vedova, Matilde Urrutia, perchè quelli del poeta sono sotto esame da parte dei periti per ordine dell'autorità giudiziaria e alle domande dei turisti sul perchè, spesso non hanno risposte certe.

"Bisogna spiegare in modo molto generale che esiste un'inchiesta, ma non possiamo dire molto di più, anche se la gente vuole sapere molti più dettagli e cosa pensiamo di questa situazione", ha detto Rafael Alvarez, che lavora da 16 anni al Museo e che ha aggiunto che, secondo lui, si tratta del peggior periodo perchè ora che il corpo di Neruda viene esaminato in maniere così approfondita negli Stati Uniti, in verità "non so se siamo pronti a qualsiasi risultato".

La camera da letto del poeta, posta di fronte al mare dove le onde si infrangono sugli scogli, è uno dei momenti più 'difficili' del tour all'interno di Isla Negra. E' qui dove Alvarez e i suoi colleghi raccontano come quella sia la stanza dove Neruda ha passato gli ultimi momenti prima di essere trasferito alla Clínica Santa María, a Santiago, dove in seguito morì.

Neruda in compagnia di
Salvador Allende
"Mi fanno domande sulla politica, sui medici fantasma, sui rapporti con il suo autista Manuel Araya. Poi andiamo alla tomba e le persone di emozionano, specie gli stranieri, che sono fanatici di Neruda", ha aggiunto, nell'intervista, Alvarez. Alcuni di loro hanno espresso la loro opinione: "E' un momento doloroso per la sua famiglia, ma per la nostra storia è importante sapere la verità", ha detto Alfonso Castañeda.  Dietmar Wagenknecht, un anziano cittadino tedesco, grande ammiratore dell'opera di Neruda, ha commentato: "Appena arrivato in Cile sono venuto qui, sono un fans del poeta cileno e ho molto interesse a conoscere la verità sulle cause della sua morte".

La direttrice del museo, Carolina Rivas, ammette la sua preoccupazione e dice come ogni giorno guardi il sepolcro vuoto sperando che il poeta 'ritorni' per la commemorazione dei 40 anni della sua morte, il 23 settembre, e sia lì dove ha sempre riposato. "E' difficile spiegare cosa si sente, non è facile per nessuno qui. Se il corpo di Neruda torna e con lui il risultato degli esami, nel caso siano negativi, continueremo il nostro lavoro come ora, ma se fossero positivi, questo sarebbe un evento storico devastante".

fonte Ansa

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