venerdì 14 giugno 2013

Il regista Steven Soderbergh "si è dato" all'alcool boliviano

Il regista americano
Steven Soderbergh
Detto così fa pensar male, ma si tratta solo di un'attività che non ha niente a che fare con quella principale di Steven Soderbergh, regista statunitense, che ha pensato di mettersi a commercializzare negli States il famoso distillato boliviano singani. 

Soderbergh si è appassionato a questo liquore quando è stato in Bolivia per girare il suo film su “Che” Guevara. Ora, il regista di film come 'Sesso, bugie e videotape", "Out of sight", "Erin Bronkovich", "Ocean's Eleven" o il più recente "Effetti collaterali", ha deciso di vendere negli Stati Uniti il singani, acquavite considerata il liquore nazionale boliviano.



La manager dell'azienda boliviana Casa Real, María José Granier, ha confermato all'agenzia di stampa spagnola Efe, che è stato raggiunto un accordo con Soderbergh perchè distribuisca sul mercato americano il singani con una marchio 'personalizzato', "Singani 63", un prodotto speciale del quale sono già state inviate al regista circa 12.000 bottiglie.

Il singani è un liquore che può essere paragonato al brandy o al cognac, ma è prodotto con una varietà d'uva, il Moscatello di Alessandria, che viene coltivata a 1.800 metri sul livello del mare nella regione meridionale di Tarija. Si può bere puro, ma la forma più popolare di prenderlo in Bolivia è con soda, limone e ghiaccio e viene chiamato"chuflay". Il singani ha iniziato ad essere distillato durante la colonizzazione spagnola e prese il nome di una fattoria di Potosì che si chiamava Sinkani.

Secondo quanto dice la Granier, tra le caratteristiche distintive del singani ci sono sia l'aroma speciale che gli viene dato dall'uva Moscatello di Alessandria, sia il fatto che si tratta di un liquore che non brucia in bocca. Anche Soderbergh ha confermato di questa sua nuova attività commerciale, dicendo di essersi convertito al singani mentre dirigeva le riprese del film su Che Guevara, nel 2008, in Bolivia.

Fonte Efe

Nessun commento:

Posta un commento