martedì 22 gennaio 2013

La cultura e l'allegria del carnevale di Barranquilla 'premiate' dall'Unesco


Barranquilla, città situata nel Caribe colombiano, vanta un'immensa ricchezza culturale e si riempie di turisti che vivono e partecipano al Carnevale che si festeggia ogni anno a febbraio. Nel 2013 il Carnevale di Barranquilla, che è stato menzionato dall'Unesco come Capolavoro del Patrimonio Orale e Immateriale dell'Umanità, renderà omaggio ai 200 anni della città con i suoi personaggi, balli, carri e spettacoli per ricordare la storia e la cultura della Porta d'Oro della Colombia.

Il Carnevale di Barranquilla inizierà con la Battaglia dei fiori, una tradizionale sfilata di carri, gruppi di ballo e personaggi che indossano le marimondas (cappuccio con naso lungo), giganti, nani dalla testa gigante, il Re Momo, María Moñitos, l'uomo caimano e la Regina del Carnevale, che lanciano fiori agli spettatori e un seguito di principi e principesse. 



Ci saranno poi quattro giorni di celebrazioni culturali con la Gran Parata della Tradizione, la Sfilata delle Comparse, il Festival di danze, il Festival delle orchestre, commedie e la sepoltura di Joselito Carnaval. "Il Carnevale è un'esperienza indimenticabile che rappresenta tutta la cultura del nostro Caribe e Barranquilla apre le porte a tutti i turisti internazionali che vogliono conoscere e vivere quella che quest'anno è stata nominata Capitale Americana della Cultura 2013. Questa è una delle città più importanti della Colombia che ha una ricchezza turistica, culturale e storica, una grande offerta di hotel, ristoranti, centri commerciali con negozi di stilisti famosi e una frequenza di 20 voli internazioni" ha detto Maria Claudia Lacouture, presidente di Proexport, azienda incaricata di promuovere il turismo in Colombia.

Il Carnevale di Barranquilla è il miglior esempio di tripla fusione culturale, europea, africana e indígena), nelle quali le feste cattoliche portate dai conquistadores spagnoli dal Vecchio Mondo, si sono combinate con le cerimonie aborígene e il patrimonio musicale degli schiavi africani per trasformarsi in una spettacolare festa popolare.

fonte Hostnews

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