martedì 1 novembre 2011

Una serata di cultura universale nel segno dell'Ecuador

Una serata dedicata alla cultura, alla cultura universale, quella che si è svolta sabato 29 ottobre a Milano, al Centro Congressi della Provincia e organizzato dal Consolato generale dell'Ecuador e dal Centro Ecuadoriano di Arte e Cultura. La serata milanese era dedicata alla premiazione dei poeti e scrittori che hanno preso parte alla prima edizione del Premio Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa "L'integrazione Culturale per un Mondo Migliore".

Un evento culturale che ha raccolto subito un enorme successo, come ha dichiarato il presidente del Premio, Guaman Allende: "Sono arrivate moltissime opere e il lavoro di selezione e scelta è stato davvero difficile per la bonta' di tutti i componimenti inviati, da tutta Italia, dai moltissimi autori". La serata è stata magistralmente condotta dalla regista e attrice Laura Moruzzi, che con la sua presenza scenica e la sua verve, ha scandito i tempi di questo incontro dedicato alla poesia e alla narrativa.


Dopo l'ascolto dei due inni nazionali, quello ecuadoriano e quello italiano, sul palco del Centro Congressi è salita la 'padrona di casa', il Console Generale dell'Ecuador a Milano, dottoressa Narcisa Soria Valencia, che, dopo il saluto ai presenti, ha sottolineato come questo premio rappresenti un momento importante e fondamentale nella ricerca dell'unione tra i popoli e come la cultura, appunto universale, rappresenti un linguaggio potente e determinante nel percorso di integrazione.

Aspetto molto importante anche il messaggio giunto al Console da parte del Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, che ha ringraziato l'istituzione del paese latinoamericano per aver promosso un concorso che ha coinvolto non solo i cittadini ecuadoriani, ma soprattutto quelli italiani, confermandosi il primo tra i consolati di paesi esteri in Italia a presentare un evento simile. E proprio gli autori italiani sono stati tra i più presenti nella graduatoria finale di questo concorso letterario, la cui prossima edizione è prevista nella primavera del 2012 e che, senza dubbio, godrà di un'ancora più vasta partecipazione.

I vincitori del primo premio, oltre ad un trofeo o targa simbolica, hanno avuto anche premio in denaro raccolto grazie alla presenza degli sponsor, rappresentati da aziende ecuadoriane che hanno fatto impresa in Italia, a dimostrazione piena del significato di integrazione e partecipazione sociale della comunità andina in Italia. Molti premi e le targhe consegnate, oltre a diversi attestati per moltissimi partecipanti che, anche se non vincenti, hanno avuto una particolare menzione per le opere presentate.

Un premio che è stato un successo, un successo che porta 'la firma' sia del Consolato ecuadoriano e della dottoressa Soris Valencia in primis, sia del C.E.A.C., Centro Ecuadoriano di Arte e Cultura, presentato nel marzo 2011 e che si occupa di coinvolgere i giovani in attività artistiche di vario genere e che, nella sezione Letteratura, vede il grandissimo lavoro di Guaman Allende, da anni impegnato in questa attività di promozione della cultura ecuadoriana e non solo. Allende, scrittore e poeta, ha coinvolto, per questo evento, moltissime persone di rilievo del campo letterario, come la presidente della giuria, Ninnj di Stefano Busà, giornalista, scrittrice e poetessa di fama nazionale ed internazionale, Alessandro Quasimodo, Arturo Schwarz, Donatella Biasutti, Maurizio Cucchi e tantissimi altri esponenti della cultura a livello nazionale.

In un momento nel quale la cultura viene messa in discussione da una società e da una politica a volte cieca, eventi come questo danno un segnale importante, anche perchè giunge dalla responsabilità civica di cittadini immigrati, che dimostrano come si possa vivere in una società diversa da quella di origine e di poterne fare parte in ogni settore della vita, anche in quello più universale di tutti come la cultura e la letteratura ovvero l'espressione più intima dei propri sentimenti.

Nel corso della serata si è potuta apprezzare l'esibizione dei ragazzi che seguono i corsi di canto corale e un gruppo di ballerine di danze folcloriche, oltre alla presenza dei partecipanti ai corsi di danza classica e moderna e dei laboratori di pittura. Attività varie e multidisciplinari che si svolgono grazie al lavoro volontario e appassionato degli insegnanti che fanno parte del Centro Ecuadoriano di Arte e Cultura, che oltre ad affermare il forte legame con la tradizioni del proprio paese, promuove la totale integrazione tra le culture per lo sviluppo di un mondo migliore. Un obbiettivo che non può che essere da tutti condiviso.


1 commento:

  1. Myriam Calderón Quinto7 novembre 2011 alle ore 02:24

    Dio vi benedicca per questa grande e bellissima iniziattiva L'integrazione culturale per un mondo migliore..........

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