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venerdì 30 maggio 2014

Brasil 2014: Pelè, Maradona e altri 32 sudamericani tra i 100 migliori giocatori di sempre

L'inglese "The Guardian" ha elaborato una lunga classifica che contiene, secondo il giornale britannico, i 100 migliori giocatori di sempre che abbiano giocato un Mondiale. I primi due sono 'loro', non c'era dubbio: nell'ordine, Pelè e Diego Maradona.

Tra i primi dieci altri due sudamericani, sono i brasiliani Ronaldo, campione del Mondo nel 1994 in Usa e nel 2002 in Corea e Giappone, e Garrincha, che i titoli li ha conquistati nel 1958 e nel 1962.  Nella scelta del migliore in assoluto, il "The Guardian" precisa che 'sarebbe stato un sacrilegio non scegliere Pelè", nonostante l'incredibile Mondiale di Maradona nel 1986.

venerdì 23 maggio 2014

I Mondiali nella storia e giù di lì: 1962, il Brasile fa il bis. Il mondo piange la morte di Marilyn

Il sorriso contagioso di Garrincha
Il Mondiale torna in Sud America: in Cile, sede designata per il Mondiali del 1962. Su questa scelta pare ci sia stata della 'pressione' da parte del Brasile sulla FIFA per non farlo assegnare all'Argentina, che era più accreditata. Nonostante i forti dubbi, il Cile organizzò un Mondiale senza sbavature. 

L'unica sbavatura riferita al Cile rimane la sfida con l'Italia, che più che una partita fu una vera e propria guerra fisica con Humberto Maschio, uno degli oriundi schierati dalla formazione azzurra, che finì la gara con il naso rotto e l'Italia venne eliminata, anche grazie all'arbitraggio a senso unico. Favorito il Brasile, che mantiene i favori del pronostico e va a vincere il  suo secondo titolo mondiale e anche consecutivo, con una squadra orfana di Pele' infortunato, ma con un altro grande campione capace di fare la differenza: Garrincha.

lunedì 21 gennaio 2013

Quell'uccellino imprendibile sulla fascia


"Se si parla ad un vecchio di Pelè, si toglie il cappello in segno di devota gratitudine. Se si parla di Garrincha, il vecchio comincia a piangere". Così ha scritto Ruy Castro parlando di Manoel Francisco dos Santos, per tutti Garrincha, che morì il 21 gennaio 1983. Trenta anni fa.

Una volta un arbitro lo minacciò d'espulsione se non avesse smesso di dribblare un povero difensore che cercava di fermarlo. Questo era Manoel Francisco dos Santos, meglio conosciuto con il soprannome di Garrincha. Un nomignolo che gli aveva dato la sorella a causa del suo fisico minuto come quello di un uccellino tipico delle parte del Brasile, dove questa leggenda del calcio brasiliano era nato. Due volte campione del mondo con il Brasile, aveva una distruttiva passione per le donne e per l'alcool, quest'ultimo causa della sua morte, che lo raggiunse solo e povero.

giovedì 27 ottobre 2011

Quell'uccellino imprendibile sulla fascia

Una volta un arbitro lo minacciò d'espulsione se non avesse smesso di dribblare un povero difensore che cercava di fermarlo. Questo era Manoel Francisco dos Santos, meglio conosciuto con il soprannome di Garrincha. Un nomignolo che gli aveva dato la sorella a causa del suo fisico minuto come quello di un uccellino. Due volte campione del mondo con il Brasile, aveva una distruttiva passione per donne e alcool, quest'ultimo causa della sua morte, che lo raggiunse solo e povero. Il 28 ottobre avrebbe compiuto 78 anni.