Jovanotti cancella concerto a Caracas per motivi di sicurezza

Jovanotti era atteso a Caracas il prossimo 6 aprile per un concerto, ma le tensioni politiche e sociali che sta attraversando il paese latinoamericano, hanno fatto decidere all'organizzazione dello spettacolo di annullare la data in Venezuela. 

Attraverso Facebook, lo stesso cantante italiano si è rivolto ai fans venezuelani ai quali ha espresso il suo dispiacere per non poter essere lì come previsto, ma assicurando di  che appena possibile verrà definita una nuova data.

Caracas è tra le dieci città più care del mondo

In base ad uno studio realizzato dall'agenzia Economist Intelligence Unit, specializzata nell'elaborazione di statistiche legate alle città più care, ma anche quelle con la più alta qualità di vita, risulta che la capitale venezuelana Caracas è tra le dieci città più care al mondo.

Il Venezuela, ma anche l'Argentina, risultano essere tra i paesi che presentano i maggiori indici di inflazione, non solo in America Latina, ma bensì in tutto il mondo. Situazione che determina, indubitabilmente, un sostenuto aumento del costo della vita in questi paesi, tanto che Caracas è stata inserita nello speciale ranking al nono posto assoluto. 

Venezuela: Indiani a Caracas contro l’attività mineraria

Una delegazione di Indiani Ye’kuana e Sanema, alcuni giorni fa, ha viaggiato fino a Caracas, la capitale del Venezuela, per esprimere la propria preoccupazione per l’impatto che l’attività mineraria sta avendo sulla loro terra. Da molti anni, infatti, i cercatori d’oro invadono i territori Indiani nella foresta pluviale del Venezuela meridionale, inquinando i corsi d’acqua e distruggendo la foresta.

“La terra è fondamentale per il popolo Ye’kuana e per quello Sanema” ha dichiarato Kuyjani, l’organizzazione degli Ye’kuana. “La nostra cultura è nata dalla nostra terra; è qui che mettiamo in pratica la nostra educazione… la nostra terra garantisce la nostra sicurezza alimentare, quella dei nostri figli e delle generazioni future.”

Caracas, la città più cara dell'America Latina

Da una ricerca effettuata dall'USB, banca privata svizzera, risulta che Caracas, tra le città dell'America Latina, è decisamente la più cara. Il podio mondiale spetta ad Oslo, seguita da Zurigo, Tokyo, Ginevra, Copenhagen e New York.   

Alle spalle della capitale venezuelana, in America Latina le città più care risultano essere San Paolo, Rio de Janeiro e Buenos Aires. I dati che hanno permesso l'elaborazione di questo ranking sono contenuti nel report presentato dall'USB e dal titolo "Prezzi e salari". Una classifica basata sul calcolo di 122 beni e prodotti e in parte sul confronto tra prezzi e salari dei vari paesi e sul potere d'acquisto medio delle varie popolazioni.

Una vecchia base aerea venezuelana diventerà un circuito di Formula 1

La storica base aerea La Carlota, situata nel cuore di Caracas, capitale del Venezuela, circondata da case, diventerà un parco all'interno del quale verrà costruito un circuito per gare di Formula 1.


Al posto degli aerei, accanto agli hangar ci saranno circa 5000 alberi; al posto degli elicotteri in volo, spazi per un centro congressi che ospiterà molti eventi; al posto dei militari, i piloti di Formula 1. Il governo venezuelano ha infatti deciso di trasformare la base militare "Generalissimo Francisco de Miranda", chiamata La Carlota, in uno spazio verde.

“El objeto del libro”, a Caracas il libro-oggetto di Arnaldo Pomodoro

Arnaldo Pomodoro

La ‘Biblioteca Pública de Arte del Museo de Arte Contemporáneo’ (MAC), al Parque Central di Caracas, ospita la mostra “El objeto del libro”, una fusione tra la penna di poeti e scrittori e l’espressione di artisti plastici, fotografi e disegnatori. “Si mostra il libro come supporto al mezzo artistico” ha detto Richard López, direttore della Biblioteca.

In mostra ci sono 18 pezzi unici che esplorano la visione dell’artista verso il concetto di libro. Si parte con “Il Ritratto di Dorian Gray”, del dandy irlandese Oscar Wilde, di cui Jine Dine ha occupato le pagine bianche con disegni relativi all’opera, oltre a realizzare un astuccio con uno dei suoi leitmotiv: un cuore insanguinato. Si passa poi al sinestetico libro “Eco” di Ran Huang Fox, contenente un dispositivo che produce suoni allo scorrere delle pagine, e al colorato volume tridimensionale di Marcel Duchamp.

"Esperanza", un modo diverso per ricordare la violenza in Venezuela

A Caracas, in Venezuela, sono state installate sui muri della città 52 gigantografie di donne che hanno perso i propri figli in episodi di violenza. Si tratta di un progetto artistico e sociale denominato “Esperanza” che vuole "dare un volto alla speranza per porre fine alla violenza". “Esperanza” fa parte del movimento mondiale 'Inside Out', promosso dall'artista francese JR, un'iniziativa che vuole trasformare “la figura delle persone comuni in espressioni artistiche capaci di rivelare delle tematiche collettive".

"Sentire ogni giorno cose sulla violenza sembra normale, l'importante è ricordare a tutti che questo non è normale", ha detto ai microfoni della BBC Maria Fernanda Perez, co-fondatrice e direttrice del progetto. "Volevo mandare un messaggio al pubblico in modo creativo. Vogliamo che la gente a Caracas veda questi volti e inizi a riflettere", ha concluso la Perez.