Marlon Brando, una delle icone del cinema hollywoodiano, negli anni 50 era diventato, a L'Avana, "el señor de las congas" dopo aver preso lezioni di percussioni da un pittoresco maestro locale chiamato El Gran Chori. Brando, un duro sul grande schermo, si scioglieva quando veniva preso dal ritmo dei tamburi e delle congas.
Raccontano inoltre che fosse anche un ottimo ballerino, quando passava le 'notti latine' nei locali di New York, sebbene considerasse Cuba, dove ha trascorso molto tempo nel corso della sua vita, come la 'Mecca' di tamburi e tamburelli.
Nell'inverno del 1956, Brando arrivò a L'Avana per ballare nei locali notturni della capitale cubana e anche per acquistare un bongo autentico. Il bongo è un tipico strumento di percussione cubano considerato come "la miglior sintesi nell'evoluzione dei tamburi gemelli utilizzati nella musica afro-cubana", come ha detto lo storico cubano Fernando Ortiz.
Un giorno Marlon Brando si trovava, nell'ormai scomparso cabaret Sans Souici a Cuba, e voleva assolutamente comprare un tamburo. In quell''occasione fece la conoscenza del El Gran Chori, musicista negro che veramente si chiamava Silvano Shueg Hechevarria e che suonava ogni notte alla "La Choricera", un piccolo locale nel quartiere habanero di Marianao.
El gran Chori |
Oltre ad essere un genio del bongo, Chori era uno che non passava inosservato. Ricopriva la città con piccoli segni di vernice nera o azzurra e chi non capiva si faceva spiegare il significato di quei segni fino a raggiungere il locale dove suonava. Anche Marlon Brando fece così e, una volta visto e sentito l'artista, gli propose di acquistare il suo tamburo dandogli un assegno in bianco, ma per avere l'attenzione di Shueg, l'attore dovette mettersi a suonare la tumbadora, altro tipico tamburo cubano.
Brando che a quel tempo era già una grande stella di Hollywood, pagò cinquemila pesos cubani per suonare con lui per tutta la notte a "La Choricera". Raccontano che El Chori usò anche una decina di bottiglie vuote, riempiendole con diversi livelli di rhum per improvvisare una musica eseguita dai tamburi e dalle bottiglie. Una festa che durò fino all'alba. Quella di allora era ancora una Cuba governata dalla dittatura di Fulgencio Batista, una Cuba che tre anni dopo avrebbe vissuto la rivoluzione di Fidel Castro.
Marlon Brando è l'attore statunitense più famoso a Cuba, probabilmente anche perchè confessò, nella sua autobiografia che "la scoperta della musica cubana stava facendo perdermi la testa". Tante le sue foto nei locali pubblici di Cuba, come ad esempio a "La bodeguita del Medio". "Sono sempre stato stuzzicato dal ritmo, compreso il tic tac degli orologi e i ritmi che sentivo a Cuba, sono stati sempre irresistibili. Ogni orchestra, qui, aveva almeno due o tre congas e io non riuscivo a stare seduto tranquillo ascoltando quelle straordinari e complicati suoni sincopati", ha scritto.
Quella visita di Marlon Brando nell'inverno del 1956 a L'Avana, durò tre notti e fu descritta dalla stampa cubana come molto 'intensa', non solo per le performance alle percussioni, ma anche per i balli scatenati insieme a bellissime mulatte. Alla fine lasciò Cuba con i suoi tamburi, pagati 90 dollari l'uno. Marlon Brando è morto a 80 anni, nel luglio del 2004.
fonte Ansa
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