Le isole Galapagos sono un paradiso naturale e ogni minaccia all'ambiente viene combattuta con ogni mezzo dalle autorità ecuadoriane, come nel caso della nave Galapaface I, rimasta incagliato nelle acque dell'arcipelago, vicino all'isola San Cristóbal, nel maggio scorso.
Il Ministero dell'Ambiente ecuadoriano ha fatto sapere che la nave è stata disincagliata, rimessa in galleggiamento e quindi portata in una zona lontana dalla Riserva Marina delle Galapagos, per essere affondata a oltre 2500 metri di profondità.
Lorena Tapia Ministro dell'Ambiente dell'Ecuador |
“Come autorità ambientale abbiamo fatto grandi sforzi per proteggere l'ecosistema della Galápagos davanti a questa emergenza - ha detto il ministro Lorena Tapia - Ora vediamo i frutti del nostro lavoro.
L'operazione ha implicato l'uso di pompe di aspirazione per svuotare la parte inferiore della nave da carico e quindi anche l'utilizzo di boe di galleggiamento fissate intorno allo scafo per consentirne il temporaneo galleggiamento. Un lavoro lungo che alla fine ha consentito di spostare la Galapaface I.
La nave è stata poi rimorchiata fino al punto dove è stato deciso l'affondamento, stabilito ad oltre 20 miglia lontano dalla Riserva Marina delle Galápagos e dove il cargo è stato fatto sprofondare ad oltre 2500 metri di profondità. Nel momento nel quale la Galapaface I si è incagliata, nella sua stiva erano presenti 16.000 galloni di gasolio, che è stato prontamente estratto dagli specialisti che hanno evitato danni ambientali al Parco Nazionale delle Galápagos.
fonte www.andes.info.ec
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