Foto Afp |
Il 20 maggio Jose' Mujica, presidente dell'Uruguay, ha raggiunto il traguardo delle 79 primavere, ma secondo il suo stile e comunque l'abitudine di non festeggiare il compleanno, come ha riportato l'agenzia stampa spagnola Efe, ha preferito 'festeggiarlo' attraverso la partecipazione, insieme alla moglie, la senatrice Lucía Topolansky, alla 19.ma Marcia del Silenzio.
La Marcia del Silenzio è una mobilitazione di massa che si svolge dal 1996 e che riunisce per le strade della capitale uruguaiana tutti i cittadini che chiedono verità e giustizia per i detenuti 'desaparecidos' durante il periodo della dittatura, dal 1973 al 1985.
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'Pepe' Mujica, che indossava un cappello per proteggersi dalla pioggia che cadeva su Montevideo, ha camminato in silenzio insieme a migliaia di suoi compatrioti senza nessuna scorta apparente se non alcuni membri del suo Governo e dirigenti del suo partito politico, il Frente Amplio.
Intanto sui social network, che Mujica personalmente non usa mai, continuavano ad arrivare messaggi di auguri, accompagnati da fotografie e alcune delle frasi più famose del presidente uruguaiano, che è appena rientrato in patria dopo l'importante incontro con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
Il recente incontro tra Jose' Muijica e il presidente Barack Obama |
Il dolore per le ferite non rimarginate del passato e la memoria per i desaparecidos della dittatura, ha 'avvolto' ancora una volta Uruguay come accade ogni 20 maggio dal 1996, quando si svolge la Marcia del Silenzio per reclamare verità, giustizia e chiarezza sui crimini commessi. Migliaia di cittadini hanno percorso la centrale avenida 18 de julio di Montevideo e il tutto in un silenzio sepolcrale, rotto solo dalla lettura dei nomi delle vittime di quel periodo e il grido "presente" dei manifestanti.
Come ha spiegato Óscar Urtasun, dell'associazione Madri e Familiari dei Detenuti Desaparecidos dell'Uruguay, che ogni anno organizza questa marcia, l'esito della manifestazione è stato di 'grande soddisfazione', perchè evidenzia come la domanda sulla sorte di tanti desaparecidos "rimane viva e presente come fosse accaduto ieri. La nostra grande preoccupazione è che nulla vada dimenticato e che si possa riempire quello spazio vuoto nella memoria".
Da parte sua, il ministro dell'Istruzione e della Cultura, Ricardo Ehrlich, ha definito questa mobilitazione "un'affermazione categorica di una società vigilante sui diritti umani e che ricorda che le ferite aperte nel passato non sono affatto rimarginate, anzi, c'è la volonta di andare in fondo alla verità".
Ehrlich ha poi aggiunto che in Uruguay ci sono due "espressioni popolari molto forti", la Marcia del Silenzio che esprime il dolore, l'assenza di verità e le ferite ancora aperte e la Marcia per la Diversità, che è un'espressione che mette in luce l'importanza di guardare alla diversità come un'allegria per tutti.
Zelmar Michelini e Hector Gutierrez |
Trovare la verità non è certo facile e infatti Óscar Urtasun ha dichiarato che sotto l'amministrazione del governo di sinistra, alcuni passi in avanti su questo tema sono stati fatti, ma non ancora abbastanza. La Marcia del Silenzio si celebra a Montevideo dal 20 maggio 1996, commemorando la data di venti anni prima, giorno nel quale furono assasinati i due deputati Zelmar Michelini e Héctor Gutiérrez Ruiz, insieme ai militanti tupamaros Rosario Barredo e William Whitelaw.
fonte Efe
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