Quando gli indigeni Taino popolarono i Caraibi giungendo dal Sud America e videro la Giamaica, utilizzando la loro lingua arawak, la chiamarono Xaymaca ovvero terra del legno e dell'acqua. Oggi di quel legno ce n'è sempre meno, perchè gli ultimi dati parlano di 350 ettari di foresta persi ogni anno.
Calcolando l'estensione dell'isola, è un dato molto preoccupante. In base a quanto riferito dal capo del Dipartimento Forestale, Marilyn Headley, questa scomparsa di alberi avviene per far spazio alla costruzione di nuove case o complessi turistici.
“Sempre più terreni vengono costruiti, non si tratta più di conversione agricola, ma di nuove abitazioni. Ora anche i terreni agricoli, otre ai boschi, sempre più sono trasformati in cantieri edili”, ha detto la Headley al quotidiano locale Jamaica Observer, aggiungendo che "Il nostro obiettivo è quello di mantenere intatte le foreste. Gran parte della deforestazione è illegale e non vengono piantati nuovi alberi”.
Il Dipartimento Forestale è responsabile della protezione dei circa 110.000 ettari di foreste di proprietà statale, ma l’ultimo monitoraggio della copertura forestale e dell’uso del suolo risale ad almeno dieci anni fa, e copre appena un terzo del paese. All’epoca i principale responsabile della deforestazione era la rapida espansione delle miniere di bauxite.
Per la deforestazione illegale esistono in Giamaica multe salatissime che vanno da 50.000 a 500.000 dollari, ma è anche vero che dal 2011 ad oggi pare siano appena 41 le persone che sono state raggiunte dalla giustizia e, di queste, solo due condannate a pagare.
Una situazione assurda perchè la continua espansione edilizia sull'isola viene promossa dal turismo, un turismo che rischia di essere 'ucciso' se piano piano si fa scomparire un paradiso della natura come questo.
fonte salvaleforeste.it
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