Diciannove edizioni di Mondiali di calcio, che hanno regalato, gioie, emozioni, pianti e anche drammi, ma che hanno segnato la storia del XX secolo e che hanno iniziato a farlo anche nel XXI. Una storia, quella dei Mondiali che abbiamo visto e vediamo raccontare con maestria da chi il calcio lo sa raccontare bene. Expolatinos vuole fare qualcosa di diverso, parlando sì delle edizioni dei Mondiali, ma sinteticamente, guardando un po' di più fuori dagli stadi, guardando cosa succedeva, in quegli anni, nel mondo e giù di lì...
Il fischio d'inizio del Mondiale brasiliano è sempre più vicino, mentre sembra già tanto lontano quello del Sud Africa, primo paese di quel continente ad organizzare un Mondiale di calcio. Diciannove edizioni a cavallo tra il vecchio e nuovo secolo. In un immaginario viaggio che porterà in Brasile, proprio dal Sud America bisogna partire e in particolare dall'Uruguay.
L'Uruguay è la prima nazione ad ottenere l'organizzazione di un mondiale di calcio, ufficializzato nel 1926 dalla FIFA per consentire una manifestazione calcistica mondiale in alternanza con le Olimpiadi. Jules Rimet, l'allora presidente della FIFA, assegna all'Uruguay il primo mondiale. Quella del 1930, sarà un'edizione in un certo senso 'monca' , perchè furono molte le nazionali europee a snobbare la manifestazione, anche per l'allora impegnativa traversata alla quale bisognava sottoporsi.
Francia, Romania Belgio e Jugoslavia accettarono, le altre grandi, tra cui le squadre del Regno Unito, l'Italia, la Spagna e l'Ungheria e la Cecoslovacchia rimasero a casa. Tutto il Sud America calcistico si presentò invece sul Rio de la Plata. La finale fu tra i padroni di casa dell'Uruguay e i rivali dell'Argentina, tanto rivali da voler giocare a tutti i costi con il proprio pallone, tanto che l'arbitro Langenus, decise, per evitare ulteriori tensioni di far disputare un tempo con il pallone dell'Uruguay e l'altro con quello dell'Argentina. Finì 3-2 per i padroni di casa, Montevideo esplose di gioia e l'Uruguay iscrisse il proprio nome nel neonato albo d'oro dei Mondiali di calcio.
L'angelo azzurro di Marlene Dietrich |
1930, un anno ancora caratterizzato dalla crisi economica mondiale iniziata con il famoso crollo della Borsa di Wall Strett del 1929. 1930, l'anno nel quale inizia la disobbedienza civile di Ghandi, l'anno che vede la pubblicazione da parte del famoso economista Maynard Keynes del suo "Trattato sulla moneta", mentre a Berlino viene proiettato 'L'angelo azzurro" con l'affascinante Marlene Dietrich.
In Argentina, il generale José Félix Uriburu realizza il primo golpe militare della storia di questo paese, destituendo il presidente Hipólito Yrigoyen, e inaugurando un periodo di corruzione chiamato "Década Infame". Sempre in Argentina nasce Carlos Menem, che fu presidente tra il 1989 e il 1999.
Il mondo saluta la nascita di un uomo che 39 anni più tardi diventerà famosissimo: a Wakaponeta, nell'Ohio, il 5 agosto 1930 nasce Neil Alden Armstrong, che più tardi diventerà un astronauta e sarà il primo essere umano a mettere piede sulla Luna in quella magica notte del 21 luglio 1969. Nella stesse estate scompare invece un personaggio al quale è legata la storia di uno dei club calcistici più forti al mondo. In Spagna si suicida a 53 anni, Hans-Max Gamper Haessig, conosciuto in Spagna come Joan Gamper, l'uomo a cui si deve la fondazione del Barcellona.
Steve McQueen |
Il 1930 è un anno che accomuna, come nascita tre grandi e affascinanti attori del cinema come il compianto Steve McQueen, Clint Eastwood e Sean Connery. La musica 'festeggia' la nascita di quello che diventerà uno tra i più noti direttori d'orchestra di fama mondiale: Lorin Mazel, così come il primo vagito di un mito della musica come Ray Charles. Un anno che piange anche la morte di Sir Arthur Conan Doyle, il 'papà' di Sherlock Holmes, così come la scomparsa di Enrico Forlanini, pioniere dell'aviazione italiana.
(Andrea Ballerini)
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