lunedì 7 aprile 2014

"Fotografie", la prosa potente e cristallina di Rodolfo Walsh

Rodolfo Walsh, giornalista e scrittore argentino, è indubbiamente molto più conosciuto come uno dei padri del giornalismo latinoamericano e per la sua storia personale, purtroppo tristemente uguale a moltissimi altri, di vittima della dittatura argentina.  Il suo nome è legato allo straordinario capolavoro "Operazione Massacro", ma è stato anche un ottimo scrittore di narrativa.

E' proprio nella sua produzione letteraria che si colgono al meglio tutte le potenzialità della sua prosa potente e cristallina. "Fotografie", edito da LaNuovafrontiera, è la prima raccolta italiana nella quale, oltre ai testi di taglio poliziesco (splendidi secondo García Márquez), sono riuniti alcuni tra i più significativi dei suoi racconti: Lettere, Quella donna, Nota a piè di pagina, Irlandesi dietro un gatto.

"Fotografie" è una sorta di invito superare l’immagine più marcatamente politica e impegnata di Walsh per scoprire il talento letterario che accompagna tutta la sua opera. Un’opera attraversata da un’instancabile ricerca della forma idonea, da una magistrale capacità di elaborazione della trama, dello stile e delle voci. Alla costante ricerca dell’efficacia: l’efficacia nella denuncia, l’efficacia nel testo. E in questa raccolta Walsh, che come scrittore si è cimentato solo con il racconto, si erge come uno dei maestri indiscussi del genere.

Sicuramente il nome dello scrittore argentino è legato a "Operazione Massacro", nel quale Walsh inventa una nuova forma di giornalismo, a metà strada tra il romanzo e la cronaca, che solo un decennio dopo verrà conosciuta universalmente come New Journalism.  Pubblicato nel 1957, il libro racconta l'uccisione di un gruppo di civili innocenti perpetrata dalla prima giunta militare golpista, un efferato episodio di violenza che sarebbe passato sotto silenzio se Walsh non vi si fosse imbattuto casualmente. Rodolfo Walsh segue la pista come un segugio, indaga, ricostruisce dettagliatamente i fatti, scopre la cospirazione e scrive un libro di denuncia che, pur restando un'insuperata lezione di giornalismo d'inchiesta, si legge come un romanzo.

Rodolfo Walsh nasce nel 1924, in Argentina. Scrittore, giornalista e militante politico, nel 1959 a Cuba fondò l'agenzia di stampa Prensa Latina con Jorge Masetti e Gabriel García Márquez. Nel 1961, decifrando un cablogramma della CIA, rivelò al mondo il coinvolgimento nordamericano nell'invasione della Baia dei Porci. Dal 25 marzo del 1977, il giorno dopo aver inviato la celebre "Lettera aperta di uno scrittore alla Giunta Militare", il suo nome compare nella lunga lista dei desaparecidos. 

Venne catturato in un'imboscata a Buenos Aires mentre diffondeva la sua lettera, spedendone alcune copie per posta alle redazioni dei giornali argentini e a corrispondenti stranieri. Fu ucciso lo stesso giorno della sua cattura e il corpo bruciato e buttato in un fiume. Nessuno, all'epoca, pubblicò il suo scritto. Ma né il suo sequestro né la sua uccisione sono mai riusciti a ridurre al silenzio le sue parole, un esempio universale di rigore morale e lotta per la libertà.

Nessun commento:

Posta un commento