Jerome Valcke, n° 2 della Fifa |
La preoccupazione della Fifa sui ritardi nei lavori di costruzione o ristrutturazione di alcuni stadi che devono ospitare tra qualche mese il Mondiale di calcio in Brasile, si leggono dalle parole del segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, che lamenta il fatto che non ci sarà il tempo per testare gli impianti stessi. "Abbiamo rilevato che le strutture non sono ancora perfettamente a punto".
"La grande difficoltà del Mondiale in Brasile è che gli stadi saranno pronti troppo a ridosso dell'inizio dell'evento", ha detto Valcke, nel corso di un intervista a radio France Bleu. "Non abbiamo il tempo necessario per effettuare i test di agibilità e per le verifiche generali".
"Abbiamo verificato che le strutture non sono ancora perfettamente a punto, quando tutti sappiamo che è fondamentale avere il tempo necessario per garantire il miglior afflusso allo stadio dall'aeroporto all'impianto e viceversa. Anche le condizioni di sicurezza vanno testate con ampio anticipo", ha affermato il n° 2 della Fifa.
Tuttavia, Valcke non è pessimista e segnala che "un insieme di cose portano a pensare che questo Mondiale si svolgerà meravigliosamente bene. Il Brasile è La Mecca del calcio, sarà un Mondiale unico. Indubbiamente ci saranno dei problemi, ma bisogna anche valutare che il Brasile è una nazione che ha le dimensioni di un continente".
Il segretario generale è poi preoccupato per quella che sarà le reazione 'della strada", riferendosi alle possibili proteste sociali che potrebbero replicare la situazione vissuta durante la Confederations Cup dello scorso anno. "Non sarà un Mondiale facile da organizzare. Non c'è Mondiale facile da organizzare, come ha detto anche il presidente Blatter, che non sbagliava quando diceva che alcune cose andavano fatte prima", ha continuato Valcke.
Joseph Blatter è stato molto duro con il Brasile e il comitato organizzatore dei Mondiali. "Il Brasile ha iniziato troppo tardi. E' il paese con più ritardo nei lavori da quando io sono presidente della Fifa. Inoltre era l'unico che aveva un tempo (sette anni) maggiore per organizzarsi".
fonte Afp
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