Alcuni tra i principali protagonisti mondiali di wakeboard, sport che nasce dalla 'fusione' dello sci nautico e dello snowboard, si sono dati appuntamento in uno degli scenari più affascinanti della Patagonia per provare la sensazione estrema di gareggiare sulle acque gelate accanto al ghiacciaio Upsala.
L'argentino Cutun Martín, dieci volte campione argentino e sudamericano di wakeboard, Tomás Karagozian, anch'egli argentino, gli statunitensi Parks Bonifay, icona mondiale di questa disciplina, e Adam Errington, tra i nuovo protagonisti in ascesa nel wakeboard, si sono imbarcati in un'avventura estrema e unica: sfidare le acque gelate della Patagonia argentina.
Proprio l'imponente Patagonia è stata lo scenario di questa sfida nelle acque ghiacciate del lago Argentino dove si trova il ghiacciaio Upsala, una distesa di ghiaccio di 902 chilometri quadrati, nel quale si trovano diversi iceberg galleggianti, usati dagli atleti come ostacoli da superare.
La zone dei ghiacciai ha un clima davvero estremo e generalmente è caratterizzata da forti venti che arrivano fino ai 40 nodi. Il clima e l'acqua sono gelati. Gli iceberg galleggiano continuamente in questa zona e possono capovolgersi improvvisamente, diventando incontrollabili. Inoltre, lo loro dimensione è nove volte più grande di quella che si percepisce in superficie.
“Ho studiato il comportamento delle lastre di ghiaccio galleggianti - ha detto Parks Bonifay - ed è chiaro che è molto pericoloso avventurarsi in questo spazio, ma in un luogo tanto incredibile, mettendo da parte la paura, riesci a fare un'esperienza incredibile con la tavola". Gli atleti hanno scelto inizialmente superfici abbastanza semplici, poi preso confidenza con l'ambiente si sono spinti oltre.
“Questo progetto è stata una vera sfida per il corpo e per la mente. Le condizioni del clima sono molto avverse, l'acqua è gelata e uno conosce i pericoli a cui va incontro. Però sono rimasto tranquillo e concentrato e i 20 anni di esperienza sulla tavola di wakeboard mi sono serviti molto. L'adrenalina e le sensazioni che ho provato sono state uniche", ha commentato alla fine Cutun Martín.
Al di là della tecnica di questi atleti esperti, l'obiettivo era anche quello di sfidare un ambiente bello, ma ostile e incontrollabile per portare questa disciplina spettacolare ad un più alto livello.
fonte latam
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