"Sangue negli occhi" è l'ultima opera della scrittirice cilena Lina Meruane. Si tratta di una storia molto intensa e la cui protagonista, Lucina, durante una festa, a causa di un'emorragia agli occhi, rimane cieca. Un libro con tensione narrativa che lega alla pagina in un crescendo continuo fino a un sorprendente finale.
La vicenda che colpisce la protagonista, è il passaggio di un confine tante volte temuto al quale Lucina resiste con tutta la forza della sua giovane età, con rabbia e coraggio, afferrandosi all'amore incondizionato di Ignacio, e alle sue stesse parole, affilate come un bisturi, che non conoscono l'autocommiserazione.
Lucina racconta di quella sera e poi dell'attesa, del verdetto del dottor Leks, di un'ulteriore lunga attesa, del ritorno dai suoi genitori, in quel Cile misterioso e lontano, della speranza di un'operazione, degli sguardi compassionevoli, protettivi o spietati di chi la circonda, con l'estrema e paradossale lucidità di chi vede senza vedere.
Lina Meruane è nata a Santiago del Cile nel 1970. E' scrittrice e saggista e ha pubblicato la raccolta di racconti "Las infantas" (1998) e i romanzi "Postuma" (2000), "Cercada" (2000), "Fruta podrida" (2007) e quest'ultimo "Sangue negli occhi" (2012), tutti tradotti in numerose lingue, per i quali ha ricevuto prestigiosi premi internazionali tra cui: Sor Juana Ines de la Cruz (2012) e Anna Seghers (2011). Vive e lavora tra il Cile e New York dove insegna letteratura latinoamericana alla New York University e dirige la casa editrice Brutas Editoras.
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