venerdì 26 aprile 2013

Río de la Plata, un museo sommerso di 1.200 naufragi

Estuario del Rio de la Plata
visto dal satellite
Un giornalista uruguaiano, Andrés López Reilly, ha recentemente pubblicato il libro "El infierno de los navegantes. Naufragios y tesoros en las costas de Uruguay", nel quale racconta come il più grande museo del mondo si trovi sott'acqua ed esattamente nel Río de la Plata, limite naturale tra Argentina e Uruguay.

Nelle sue profondità, scrive López Reilly, è custodita la storia e i tesori di oltre mille naufragi. "Nel Rio de la Plata ci sono stati almeno 1200 naufragi", ha detto il giornalista in un'intervista rilasciata all'Ansa, "Almeno 300 di questi naufragi potrebbero ancora nascondere tesori d'oro e d'argento, custoditi dalle acque del fiume". 



Nonostante la riconosciuta ricchezza storica dei materiali che si trovano nell'estuario del fiume, Lopez Reilly dice che molti oggetti di valore non sono stati recuperati e quelli che invece sono stati portati alla luce, rimangono nascosti alla vista del pubblico a causa dei conflitti tra lo Stato e chi li ha trovati. Questo il motivo per il quale molte ricerche effettuate da privati, osteggiate dalle autorità governative, rimangono segrete e 'invisibili". 

"Quante persone hanno potuto vedere l'aquila della corazzata tedesca 'Graf Spee' o il cannone estratto dall'Agamennone a Punta del Este o o le monete e i lingotti d'oro trovati dopo il naufragio della 'Nuestra Señora de la Luz' avvenuto 1752 davanti Montevideo?", si domanda lo scrittore e aggiunge  che la 'Nuestra Señora de la Luz', aveva nelle stive un vero tesoro fatto da monete d'oro, oggetti in oro, insieme a cannoni, proiettili e altri oggetti che furono messi all'asta negli Stati Uniti e a Montevideo. "Quello fu l'unico caso - ha detto Lopez Reilly - nel quale fu possibile la vendita di oggetti del genere e dalla quale lo Stato ottenne il 50% dei proventi realizzati da quell'asta".

fonte Ansa

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