Nell'agosto del 1976 a Buenos Aires, alcuni uomini armati sequestrarono Maria Claudia García Iruretagoyena, nuora del poeta argentino Juan Gelman, che era al settimo mese di gravidanza. Maria Claudia fu portata a Montevideo dove diede alla luce una bambina, María Macarena, che fu lasciata sulla porta di casa di un membro delle forze di sicurezza uruguaiane, che l'adottò.
La mamma scomparve e nel dicembre dello stesso anno fu assassinata, ma il suo corpo non fu mai ritrovata. Insieme a Maria Claudia, fu sequestrato anche il marito, Marcelo Gelman, i cui resti furono ritrovati nel 1989, sepolti senza nome in un cimitero alla periferia di Buenos Aires. Entrambi sparirono, così come moltissimi altri nell'ambito della 'famigerata' Operación Cóndor, un accordo di cooperazione tra le dittature di Argentina, Cile, Paraguay e Uruguay, fatto a metà degli anni '70 per eliminare i dissidenti politici.
María Macarena ha saputo la verità sulla sua vera madre solo dopo oltre 20 anni da quei tracici fatti ed oggi il governo dell'Uruguay a disposyo il pagamento di una somma pari a 513.000 dollari come sorta di 'risarcimento' per la tragica scomparsa della madre. La decisione del presidente uruguaiano José Mujica e del Ministro dell'Economía, Fernando Lorenzo, concretizza una sentenza della Corte Interamericana dei Diritti Umani Humanos dell'Organizzazione degli Stati Americani del 24 febbraio 2011.
Il risarcimento verrà pagato il 21 marzo come atto di riparazione nei confronti di Macarena Gelman e simbolicamente per tutte le vittime della dittatura militare e si svolgerà nel Palacio Legislativo alla presenza del presidente José Mujica.
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