Le organizzazioni a sostegno dei diritti umani hanno denunziato una sorta di 'pulizia sociale' nella città messicana di Ciudad Juárez, considerata la più violenta del paese, e dove vagabondi, drogati, disoccupati e qualsiasi persona che abbia un aspetto sospetto è oggetto di arresto e detenzione ingiustificata. Questa strategia è stata messa in atto ormai da circa sei mesi e attualmente ci sono circa 150 reclami al mese per "abuso di autorità" da parte dei parenti delle persone arrestate.
Obiettivo dei gruppi umanitari è il sindaco Héctor Murguía e il suo controverso capo della polizia, Julián Leyzaola, famoso per la sua capacità di contenere la delinquenza, ma anche per la sua eterodossia. "Hanno stravolto l'indicazione che tutto quelli che possono sembrare delinquenti o appaiono nervosi davanti alla polizia devono essere arrestati", ha Gustavo de la Rosa della Commissione dei Diritti Umani a Ciudad Juárez.
