Il Brasile, grande 'gigante' latinoamericano che negli ultimi tempi sta però mostrando di avere, forse, i piedi di argilla. Una paese che sta per mostrarsi al mondo con la cosa che da sempre più lo contraddistingue, insieme al Carnevale, al ritmo e alla samba, alle belle donne, cioè il calcio. I mondiali brasiliani sono pronti a partire, o meglio, in qualche caso dire pronti non è proprio corretto, visto i ritardi nella costruzione o sistemazione degli impianti.
Un paese che per oltre il 50% non vede benissimo questo evento, molto il malcontento diffuso, pericolo di scioperi che possano bloccare il paese, criticità nelle favelas. Insomma la gioia carioca contro la realtà di un paese che vuole crescere, ma forse fa ancora tanta fatica. Contraddizioni alle quali, serenamente, vuole rispondere il libro di Angelo d'Orsi, "Alfabeto Brasileiro".
